INQUINAMENTO LUMINOSO

L’inquinamento luminoso è un’alterazione dei livelli di luce naturalmente presenti nell’ambiente notturno. Questa alterazione provoca danni di diversa natura: ambientali, scientifici, culturali ed economici.

Inquinamento luminoso: cos'è e quali cause ha - INQUINAMENTO ITALIA

CIELO BUIO

Coordinamento per la protezione del cielo notturno. Inquinamento luminoso, un problema di tutti.  International Initiative in Defence of the Quality of the Night Sky as Mankind’s Scientific, Cultural and Environmental Heritage.

A cura di Giulio Scarfi’: collegamento alla pagina per vedere tutte le attività:  http://www.iotascorpiiobservatory.it/INQUINAMENTO%20LUMINOSO.html

 

Collegamento a Cielo Buio: Coordinamento per la protezione del cielo notturno

INTRODUZIONE

L’inquinamento luminoso è definito come l’ alterazione della quantità di luce naturalmente presente nell’ambiente notturno provocata dall’immissione di luce artificiale. E’ vero infatti che la notte non è completamente buia : vi sono fonti di luce naturale quali stelle, pianeti, la Via Lattea, talvolta la Luna, la luce del sole riflessa dalle polveri interplanetarie, ecc. Il chiarore innaturale del cielo notturno (e delle stesse nuvole) che ormai avvolge le nostre città, è assai lamentato dalla comunità astronomica professionistica e amatoriale. Questo avviene a causa dei flussi di luce artificiale che diffusi erroneamente in atmosfera e sovrapponendosi per intensità alla luce delle stelle, impedisce l’osservazione e lo studio dell’universo. Si tratta quindi di un vero e proprio “inquinamento da luce artificiale” inteso come agente fisico, che ha molteplici effetti negativi sull’ambiente, sulla salute e su determinate attività che richiedono il buio naturale come lo sono l’osservazione e la ricerca astronomica. L’incremento dell’inquinamento luminoso e i suoi effetti negativi sono sempre più studiati dalla comunità scientifica internazionale e i dati che emergono sono preoccupanti: centinaia di studi documentano gli effetti della luce artificiale sull’ambiente, tra cui si citano l’alterazione delle abitudini di vita e di caccia degli animali, disturbi alla riproduzione ed alle migrazioni, decimazioni di popolazioni di insetti impollinatori, alterazioni dei ritmi circadiani, alterazioni ai processi fotosintetici e al fotoperiodismo nei vegetali, e per l’uomo comporta anche abbagliamento e alterazioni ormonali in grado di diminuire le nostre difese naturali (link).

Secondo il “Nuovo Atlante mondiale della brillanza artificiale del cielo notturno” (Falchi et al.), l’80% della popolazione mondiale vive sotto il bagliore del cielo. E’ calcolato che negli Stati Uniti e in Europa, il 99% del pubblico non può vivere una notte naturale! Se vuoi scoprire quanto sia grave l’inquinamento luminoso nel luogo in cui vivi, e cercare un cielo più stellato per ammirare la Via Lattea e altri corpi celesti, utilizza questa mappa interattiva. Ingrandendo la mappa e individuando il territorio che ti interessa, individuerai nelle aree più verdi posti dove riuscire ad osservare molte più stelle che nelle aree gialle e rosse. Cliccando otterrai le indicazioni dei valori che potrai utilizzare per confrontare i valori di luminanza artificiale e i luoghi da preferire per l’osservazione astronomica.

https://www.lightpollutionmap.info/#zoom=4.00&lat=45.8720&lon=14.5470&layers=B0FFFFFTFFFFFFFFFF

L’inquinamento luminoso è forse meglio conosciuto al grande pubblico come un inutile spreco energetico e di risorse economiche (anche se queste in verità queste voci non sono l’inquinamento in sé, ma ne sono alcune conseguenze nella correlazione spreco di luce = spreco di denaro e risorse naturali) . Il grande chiarore notturno che oggi purtroppo si osserva equivale a un importante alterazione della componente paesaggistica. Si sta sempre più prendendo coscienza dell’importanza delle strategie volte alla riduzione dell’inquinamento luminoso per recuperare l’aspetto naturale del paesaggio notturno a vantaggio dell’industria turistica,sia in aree costiere come nelle aree collinari e montane. (link)

A livello mondiale sono molte le iniziative e le organizzazioni che si interessano all’inquinamento luminoso, se ne citano alcuni: IDA International Dark Sky Association, Globe At Night, Stars4all, e la Starlight Foundation. In Italia se ne occupano associazioni su scala nazionale e regionale con forte motivazione in campo astronomico (es. Cielobuio, UAI, Venetostellato ecc) alcune organizzazioni di professionisti della luce (link) e più di rado le associazioni ambientaliste. A fronte della gravità del problema, per indirizzare il mondo dell’illuminazione, i progettisti e gli installatori verso la realizzazione di impianti “non inquinanti” o a impatto ridotto ed attuare politiche di risparmio delle risorse naturali e riduzione delle emissioni di gas serra, non potendo attendere i tempi di una legge nazionale che manca ancora oggi sono stati necessari degli interventi legislativi in ogni regione d’Italia a partire dal 1997. In fondo si sa che nel mondo moderno l’illuminazione artificiale è diventata una necessità sociale ma grazie alle leggi regionali si può illuminare rispettando le necessità di tutti e riducendo l’impatto sull’ambiente; condizione sarà quindi rispettare determinati parametri limite a seconda delle varie circostanze generali e locali. Per entrare nella logica dei dei criteri volti a ridurre l’inquinamento luminoso e contenuti nelle leggi, è sufficiente comprendere che è inutile illuminare una strada o una piazza con l’intensità di un campo sportivo così come sarebbe errato ed inutile illuminare le nostre città e i monumenti con le antiestetiche e grossolane scelte spesso riscontrate in un area industriale. Tutti questi errori infatti costano sulla collettività in termini di danni ambientali, spreco di risorse naturali e costi in bolletta (anche privatamente). Tutta l’illuminazione va progettata, così come l’architettura e l’ingegneria sono al servizio dell’edilizia e dell’urbanistica. Le associazioni oggi sono al fianco degli enti locali e progettisti al fine di suggerire soluzioni e l’applicazione delle leggi nell’interesse di tutti.

In Liguria vige la legge regionale n. 22/2007 promossa dall’associazione Cielobuio – Coordinamento per la protezione del cielo notturno (www.cielobuio.org), una attiva associazione nazionale in onore della quale l’Unione Astronomica Internazionale ha assegnato il nome “Cielobuio” ad un nuovo asteroide. La legge è solo il corretto punto di partenza per una illuminazione meno impattante sull’ambiente e promotrice dell’uso razionale dell’energia.

Per ogni nuovo impianto, per l’ammodernamento degli impianti esistenti, per ogni sostituzione di corpi illuminanti e modifiche in genere agli impianti di illuminazione, per gli adeguamenti entro i termini previsti, su tutto il territorio regionale della Liguria si deve fare riferimento al Regolamento regionale n.5/2009 che estende quanto disposto con LR 22/2007. La normativa in vigore contiene i parametri tecnici, i termini di adeguamento degli impianti esistenti, le disposizioni per i progetti e per le certificazioni degli impianti, ed è disponibile ai seguenti link:

(pagine AmbienteinLiguria, Cielobuio)

http://www.ambienteinliguria.it/lirgw/eco3/ep/channelView.do?lingua=Italiano&pageTypeId=36525&channelPage=%2Fjsp%2Flayout%2FlayR.jsp&channelId=-101835&BV_SessionID=@@@@1981577920.1606324016@@@@&BV_EngineID=ccccadhmkmlmemhcefeceffdgnndffj.0

Archivio: Applicazione e rispetto della LR della Liguria n. 22/07

Il nuovo atlante mondiale della brillanza artificiale del cielo

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